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Svelato l'arcano dei tag `abbr' e `acronym' [Web Semantico]

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Ebbene sì — non ci dormite la notte lo so Biggrin — ma le differenze di presentazione dei tag HTML abbr e acronym nei vari browser è alquanto difforme — che novità! Le marcature in questione aiutano ad esplicitare tutte le sigle e abbreviazioni, siano esse di uso comune o specifiche di un linguaggio settoriale: lasciando il puntatore del topo1 sull’oscura sequenza di caratteri (spesso zeppa di consonanti Wink ) come per magia apparirà un fumetto (il tooltip) recante la spiegazione della sigla.

codice (X)HTML

La sintassi è molto semplice:

<abbr title="Hyper Text Mark-up Language">HTML</abbr>
<acronym title="North Atlantic Treaty Organisation">NATO</acronym>

Il testo inserito con l’attributo title sarà quello visualizzato. Perché hanno previsto 2 tipi di tag che sembrano molto simili? Beh, semanticamente una abbr o abbreviazione dovrebbe essere usata per tutte le sigle che si pronunciano usando le iniziali (p.e. BMW, UE) mentre più propriamente un acronym o acronimo è una sigla che si pronuncia come una normale parola (p.e. FIAT, INPS, BOT, Col.f.). Un acronimo è quindi un particolare tipo di abbreviazione. La distinzione potrebbe essere cruciale nel caso il testo venga letto da un sintetizzatore vocale, ad esempio! Wink

40 consigli di scrittura da Umberto Eco

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Geniali. Wink Me li appunto qui e li condisco di rimandi a wikipedia per gli ignoranti come me. Smile

  1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi;
  2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario;
  3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata;
  4. Esprimiti siccome ti nutri;
  5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc;
  6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso;
  7. Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione;
  8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”;
  9. Non generalizzare mai;
  10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton;

bash tip: prompt furbo e colorato!

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Data la sua natura sia libera che aperta (FLOSS) la storica shell GNU bash (Bourne-Again SHell, notare il gioco di parole ;-)) si è man mano diffusa su una moltitudine di sistemi operativi diversi, principalmente e comprensibilmente nelle varie salse di UNIX (Linux, AIX, *BSD, MacOSX, Solaris) ma anche, e perché no, in Windows (tramite CygWin).

Dovunque la si utilizzi ecco una piccola ricetta che ho trovato molto utile per migliorare l’aspetto del suo invito-comandi (alias prompt), non solo per avere una più immediata leggibilità ma anche per ottenere un riscontro istantaneo sull’efficacia del comando appena impartito (il famigerato return-code AKA echo $?).

MacOSX tip: aggiungere la data nella barra-menu

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N.B.: Da quando è uscito Snow Leopard (ottobre 2009) mamma Apple ha messo una opzione specifica in Preferenze per la personalizzazione della data sulla menu bar. Quindi il seguente articolo torna utile solo per Tiger e Leopard.

Piccola dritta per MacOSX: sullo stile del pannello di GNOME in GNU/Linux (in Ubuntu p.e.) è possibile aggiungere anche nella barra di MacOSX l’informazione della data corrente oltre a quella dell’ora già presente. È pur vero che da quando è uscito Leopard (il MacOSX 10.5.x) si può leggere la data corrente sul dock nell’icona di iCal ma forse è più comodo avere tutte e due le info insieme piuttosto che spazzolare il monitor con gli occhi dall’alto in basso! Smile

Lista repository Ubuntu 8.04 Hardy Heron

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Fresca fresca ecco la lista dei depositi software che sto usando in Hardy. Niente di particolare, sono i repository (semi)ufficiali più pochissime fonti esterne dato che moltissimi pacchetti che con Gusty bisognava pescare da fonti strane adesso sono stati inglobati in quelle gestite direttamente o indirettamente da Canonical Ltd (gnome-do, avant-window-navigator ecc…).

Insomma passi in avanti verso una maggiore integrazione e soprattutto disponibilità di software (libero e commerciale) per tutti i gusti o esigenze.

scp interruptus

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Non so a voi, ma a me ultimamente è capitato! Una possente Smile copia sicura remota (scp) di un file non proprio smilzo si è interrotta per strada. Argggghhh… Come fare per completare la copia senza ricominciare da capo? Questa funzione viene spesso chiamata resume (p.e. nel protocollo FTP).

La mongolfiera e il capo

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Ri-pescata dalla grande-rete:

Un uomo sta volando su di una mongolfiera quando capisce di essersi perso. Fa in modo di scendere di quota finché non riesce ad arrivare a portata di voce di un tale a terra: «Mi scusi, può dirmi dove mi trovo?». E il tizio da basso gli risponde: «Ma certo! È su di un pallone ad aria calda ad una decina di metri dal terreno».

«Scommetto che lei è un tecnico e magari lavora nel campo dell’informatica.» fa l’uomo sul pallone. «Accidenti, è proprio così! – replica il passante – Ma come fa a saperlo?». «Beh – dice l’aereostatiere – tutto quello che mi ha detto è tecnicamente ineccepibile, ma assolutamente inutile».

E da basso arriva la risposta: «Invece Lei mi sa che è un dirigente d’azienda». «Giusto – deve ammettere l’uomo in pallone – ma come fa a saperlo?». «Vede – fa il passante – Lei non sa dove si trova, o dove sta andando, ma era convinto che io la potessi aiutare. Lei è nell’identica condizione di prima che ci incontrassimo, ma ora è colpa mia».

Wink Smile

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